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  • Il mio 2020 con Spotify 😛🥰
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  • Devi solo ballare è la canzone della transenna, quella che ci farà saltare fino a perdere la pelle e, nonostante non rientri tra i miei brani preferiti di questo album, credo che possa servire a ricordarci che presto o tardi torneremo sotto quel palco per ballare e cantare con loro ♥️ 


    Non è vero niente è un pezzo molto particolare. Ho dovuto metabolizzarlo prima di poter avere un'opinione. Credo che rappresenti molto il filo conduttore di questo album: la novità. È in grado di coniugare le nuove armonie elettroniche di Andro con la voce e il mondo di Madame che a primo impatto sembra lontano da quello dei Negramaro. Credo che sia uno dei brani più sperimentali dell'album, una sorta di sfida in quanto non siamo abituati a vederli in questa veste. Ma il brano è tra i primi classificati, dunque possiamo dire che sia stata vinta la sfida! 


    Ho voluto riservare un posticino in fondo per La cura del tempo, perché come ogni vecchio Negramante che si rispetti, è quella che mi ha dato una scossa dal primo ascolto. Ho trovato le parole di Giuliano abbastanza complesse, è necessario ascoltarle più e più volte per comprenderle. Come se il tempo avesse una doppia faccia, c'è questa lotta continua tra l'attimo eterno, il presente e il tempo che sta per finire. 
    L'armonia di questo brano è pazzesca! Mi tornano in mente i vecchi brani, quelli che mi hanno fatto innamorare dei Negramaro e credo che sia uno dei brani più rappresentativi dell'album, in grado di coniugare la tradizione e l'innovazione di questa nuova era Negramaro. 

    <p><strong>Devi solo ballare </strong>è la canzone della transenna, quella che ci farà saltare <em>fino a perdere la pelle</em> e, nonostante non rientri tra i miei brani preferiti di questo album, credo che possa servire a ricordarci che presto o tardi torneremo sotto quel palco per ballare e cantare con loro ♥️ </p> <p><strong>Non è vero niente </strong>è un pezzo molto particolare. Ho dovuto metabolizzarlo prima di poter avere un'opinione. Credo che rappresenti molto il filo conduttore di questo album: la novità. È in grado di coniugare le nuove armonie elettroniche di Andro con la voce e il mondo di Madame che a primo impatto sembra lontano da quello dei Negramaro. Credo che sia uno dei brani più sperimentali dell'album, una sorta di sfida in quanto non siamo abituati a vederli in questa veste. Ma il brano è tra i primi classificati, dunque possiamo dire che sia stata vinta la sfida! <br /><br /></p> <p>Ho voluto riservare un posticino in fondo per <strong>La cura del tempo</strong>, perché come ogni vecchio Negramante che si rispetti, è quella che mi ha dato una scossa dal primo ascolto. Ho trovato le parole di Giuliano abbastanza complesse, è necessario ascoltarle più e più volte per comprenderle. Come se il tempo avesse una doppia faccia, c'è questa lotta continua tra l'attimo eterno, il presente e il tempo che sta per finire. <br />L'armonia di questo brano è pazzesca! Mi tornano in mente i vecchi brani, quelli che mi hanno fatto innamorare dei Negramaro e credo che sia uno dei brani più rappresentativi dell'album, in grado di coniugare la tradizione e l'innovazione di questa nuova era Negramaro. </p>
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