• Nei ricordi negramanti di oggi la terza data di Amore che torni Tour Indoor che si congedava dal Palaflorio di Bari con l'ennesimo esplosivo sold out.
    Ecco uno stralcio della recensione che la bravissima Paola Gallo scrisse quando quest'album, settimo lavoro in studio per i Negramaro, uscì a Novembre 2017:

    «Questo disco, tra un coniglio che fa (di nuovo) capolino e alcune ballate che trapassano il cuore, è davvero un coraggioso esempio di rispetto per sé e per la propria storia. Ci ritrovo quella rabbia rivoluzionaria degli esordi, la coscienza degli anni e il rispetto per le parole che non sono mai un dettaglio e possono consolare e commuovere, ma mai lasciare indifferenti.
    È un cammino di guarigione, una traversata nel cuore e nel mondo.
    Un saliscendi tra rock, elettronica e ballate che in piena libertà di stile arriva anche ad accarezzare persino il rap.
    In alcuni testi c'è poi la storia che tutti vorremmo sentirci raccontare, le frasi che vorremmo scegliessero per noi, guardandoci negli occhi.
    Un album che come un film, si sviluppa attraverso le canzoni con tanto di finale dove scorrono i titoli di coda, che parte da delusioni da grandi e finisce con speranze bambine con la voce di Maria Sole e il mare che scorre e lava i pensieri e culla la felicità.»
    #ricordinegramanti #15marzo
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    Foto stefania Brovetto
    Nei ricordi negramanti di oggi la terza data di Amore che torni Tour Indoor che si congedava dal Palaflorio di Bari con l'ennesimo esplosivo sold out. Ecco uno stralcio della recensione che la bravissima Paola Gallo scrisse quando quest'album, settimo lavoro in studio per i Negramaro, uscì a Novembre 2017: «Questo disco, tra un coniglio che fa (di nuovo) capolino e alcune ballate che trapassano il cuore, è davvero un coraggioso esempio di rispetto per sé e per la propria storia. Ci ritrovo quella rabbia rivoluzionaria degli esordi, la coscienza degli anni e il rispetto per le parole che non sono mai un dettaglio e possono consolare e commuovere, ma mai lasciare indifferenti. È un cammino di guarigione, una traversata nel cuore e nel mondo. Un saliscendi tra rock, elettronica e ballate che in piena libertà di stile arriva anche ad accarezzare persino il rap. In alcuni testi c'è poi la storia che tutti vorremmo sentirci raccontare, le frasi che vorremmo scegliessero per noi, guardandoci negli occhi. Un album che come un film, si sviluppa attraverso le canzoni con tanto di finale dove scorrono i titoli di coda, che parte da delusioni da grandi e finisce con speranze bambine con la voce di Maria Sole e il mare che scorre e lava i pensieri e culla la felicità.» #ricordinegramanti #15marzo . . . . Foto stefania Brovetto
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